Dirt Rally 2.0 - prova
Dirt Rally è stata senz'ombra di dubbio una delle più belle sorprese in ambito racing pubblicate a cavallo tra il 2015 e il 2016. Dopo anni di titoli di guida mediocri, in particolare la serie F1 e Dirt, Codemasters èriuscita a invertire la rotta puntando su uno spin-off della serie corsaiola regolare e pubblicandolo in modo del tutto inusuale per i suoi standard.
Invece di un'uscita tradizionale, Dirt Rally si avvaleva di un modello di publishing tipico degli sviluppatori indipendenti, l'Early Access. Era evidente come il gioco fosse stato sviluppato come un 'side project' interno da portare avanti a tempo quasi perso: in realtà la sua pubblicazione a rate aveva dato modo al team di seguire attentamente i suggerimenti della community per migliorare la fisica di un gioco dal potenziale enorme, che già nella sua uscita in accesso anticipato era molto più avanti di qualsiasi altro gioco di rally realizzato dal publisher inglese fino ad allora.
Il risultato? Il miglior gioco della sua generazione per realismo, approccio alla guida, complessità delle vetture e prove incluse. Il potenziale ci era stato chiaro fin da subito ed è per questo che avevamo seguito con attenzione l'Early Access, premiando la build 1.0 con un meritato bollino qualità. A distanza di due anni i Codies sembrano aver capito il potenziale di questa costola del brand Dirt dedicata a chi vuole un prodotto che metta alla prova le capacità e dispone di volante, pedaliera e magari di una postazione dedicata. Simularcade sì dunque, ma di quelli tosti da guidare e soprattutto da capire, vista l'importanza di mettere a punto un buon setup a seconda dell'auto guidata e del terreno da affrontare.
