V-Rally 4 – Recensione
Siamo nel lontano 1997 e, sulla prima PlayStation, il brand di V-Rally fa il suo debutto su console. Agli albori dell'epopea della scatola grigia di casa Sony, l'ormai storico titolo di Eden Studios riuscì nell'impresa di far breccia nei cuori degli appassionati delle corse con una trilogia di tutto rispetto, grazie a un comparto grafico impareggiabile per gli standard dell'epoca e una giusta dose di sfida. Dopo i tre capitoli che hanno composto la serie e un vuoto durato ben sedici anni, il timone è passato nelle mani capaci di Kylotonn, autrice dei recenti TT Isle of Man e WRC 7, che hanno deciso di far derapare ancora una volta le quattro ruote. I fan ne sentivano la mancanza, eppure, nonostante ci troviamo nell'era più prolifica dei revival, V-Rally 4 è l'eccezione alla regola. Non sempre far rivivere un leggendario brand è cosa buona e giusta.

Fammi vedere che sai fare
Appena avviato, V-Rally 4 ci catapulta sulle vaste pianure della Monument Valley e ci mette immediatamente al volante di una vettura da rally per testare le nostre abilità, fatto grazie al quale l'algoritmo del gioco valuterà gli aiuti alla guida necessari per fornire l'esperienza più adatta a ogni tipo di giocatore. Terminata la prima prova, la nostra agente ci introdurrà tutte le modalità di gioco disponibili. Tra partite rapide e corse online spicca la modalità più importante, la carriera V-Rally.
Questa si presenta come una ricca tipologia di gioco strutturata a mo' dei classici Gran Turismo, in cui faremo carriera completando gli eventi mostrati sulla mappa del mondo, comprando di volta in volta auto sempre più performanti. Sarà essenziale guadagnare il più possibile con le gare proposte dal nostro agente e acquistare macchine adatte a tutte e cinque le discipline presenti in V-Rally 4: il classico Rally, gare a tempo su ghiaia, neve o asfalto assistiti dall'esaustivo (ma a volte confusionario) navigatore; il V-Rally Cross, che consiste in corse spericolate su circuito con auto sportive; le Buggy, gare adrenaliniche su fango e ghiaia, costellate da salti e dislivelli; le entusiasmanti Hillclimb (o Downhill), circuiti veloci e stretti in cui bisognerà, a tappe, salire o scendere colline e montagne; e infine le Extreme-Khana, meglio note come Gymkhana, che spezzano il ritmo di gioco aperto delle altre modalità costringendoci a sgommare su circuiti urbani stretti e chiusi.

Mi concedi questa sgommata?
Nonostante le cinque modalità rappresentino una buona varietà di gioco, il gioco manca di chiarezza per quanto riguarda gli obiettivi della carriera. Ci viene prestabilito l'obiettivo finale di vincere il campionato mondiale di tutte le discipline, eppure la nostra carriera viene avviata con un generico messaggio che ci spinge a fossilizzarci su un unico campionato alla volta, garantendoci la partecipazione al torneo massimo solo se otterremo risultati soddisfacenti, senza specificare quanto effettivamente dovremo vincere né a che punto ci troviamo. Da questa mancanza sfocia una ripetizione assurda degli stessi eventi, smorzata in piccola parte solo dalle mail inviate da costruttori e sponsor, che ci chiederanno di svolgere svariati obiettivi, come vincere quattro gare consecutive con un'auto del loro marchio, pagandoci pure una miseria.
Non è riuscita a dovere la gestione della squadra, meccanica che ci consente di assumere agenti, meccanici e ingegneri preferiti in base al salario e al proprio livello. Nonostante ne vengano specificate le qualità, non varrà quasi mai la pena assumerne di nuovi verso gli inizi della carriera, in quanto le nostre vetture miglioreranno solo se utilizzate di continuo per un numero di volte – tanto per cambiare – non specificato. A smuovere effettivamente le carte in tavola è l'assunzione di un agente specializzato, che può aiutarci a trovare eventi cospicui di una determinata disciplina, a seconda della quale si preferisce. Oltre alle classiche gare si aggiunge al pacchetto la finestra Hub online, dove verranno aggiunte quotidianamente nuove gare con classifica online (quindi non vere e proprie gare in rete) con corposi montepremi.
