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Xenon Valkyrie+ – Recensione

Se ci sono due cose che attualmente abbondano su console di nuova generazione sono i roguelike e – ironicamente – i giochi con grafica retro a 8 e 16 bit. Proprio in queste due categorie ricade Xenon Valkyrie+, ultima fatica di Diabolical Mind.



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Questa l'ho già sentita



Inutile nascondersi dietro un dito, come detto il mercato dei giochi roguelike (o rogue-lite, in base alle specifiche) si è ampliato in maniera esponenziale e tirare fuori qualche idea nuova è davvero difficile, soprattutto a livello di trama. Xenon Valkyrie+, in questo senso, cerca di puntare su un mix di situazioni decisamente improbabile: in un mondo alternativo una strega nascosta su una luna sta minacciando il vostro pianeta d'origine. Impersonando uno dei tre protagonisti, dovrete calarvi in una serie di livelli di difficoltà crescente e sconfiggere terribili boss per evitare il peggio.



La presenza di streghe, mostri alieni, robot killer e chi più ne ha, più ne metta dà vita a un titolo in cui, incredibilmente, niente sembra davvero così fuori posto; superato l'impatto iniziale, scendere in una grotta e trovarsi di fronte un mecha gigante armato di mitragliatrici non farà poi così strano. Trattandosi comunque di un rogue-lite, la trama di Xenon Valkyrie+ altro non sarà se non un pretesto per affrontare orde di mostri e superare un totale di quattro mondi (più alcuni segreti) composti ognuno da tre livelli, due esplorabili e uno contenente il boss del piano, fino ad arrivare alla conclusione, salvo non aver prima incontrato la morte.





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Salgo di livello per scendere meglio



Il gameplay alla base di Xenon Valkyrie+ è molto semplice. Il giocatore dovrà scegliere un eroe iniziale dotato di un determinato equipaggiamento e di alcune statistiche base e si ritroverà a scendere in una serie di livelli verticali cercando di uccidere mostri e boss, fino allo scontro finale. Nel corso della discesa ogni nemico ucciso garantirà al giocatore una certa quantità di punti esperienza che, proprio come in un RPG, potranno essere spesi per migliorare una serie di statistiche: vita, energia, forza e difesa. Si tratta di un'intelaiatura molto semplificata rispetto a quelle a cui ci hanno abituati titoloni come Skyrim o Fallout, ma è comunque una scelta più che funzionale allo stile mordi e fuggi del titolo e soprattutto alla cosiddetta permadeath, che farà in modo che i nostri progressi non possano essere mantenuti dopo la morte.



Come in ogni titolo roguelike che si rispetti, però, a dare un senso di progressione ci penseranno, oltre alla possibilità di attivare teletrasporti per saltare aree di gioco, le Teremiti, una sorta di moneta aliena spendibile per sbloccare equipaggiamenti e bonus che verrà mantenuta anche dopo la morte. Vediamo più nel dettaglio come i nostri eroi potranno difendersi dalla strega e dai suoi malvagi leccapiedi, pronti a farci la pelle se non avremo l'intelligenza di sfruttare al meglio il nostro arsenale.



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28 dicembre 2018 alle 15:10

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