Facebook ha censurato il trailer di lancio di GRIS
Uno dei capolavori più recenti del panorama videoludico indie, GRIS, sviluppato dai ragazzi di Nomada Studios e reduce da un clamoroso quanto meritato successo di pubblico, si è imbattuto nella censura di Facebook. Perché?, vi chiederete. Cosa ci sarà mai di così grottesco, violento o in generale esplicito in un gioco che riesce a smuovere le fondamenta del nostro animo, riproponendoci ancora una volta la questione del rapporto tra medium videoludico e arte?
Dualshockers ha riportato il caso, citando un tweet del publisher Devolver Digital. Una scena del trailer di lancio di GRIS è stata mal digerita dall'algoritmo di Facebook, che ha classificato il contenuto come sessualmente esplicito e l'ha quindi rimosso dalla piattaforma.
L'episodio in questione raffigura la protagonista del gioco nel momento in cui si imbatte nella statua di pietra di una donna: il monolite si sgretola e dalle macerie si sprigiona un'ombra oscura, che avvolge per intero la ragazza; segue un primo piano che indugia sull'espressione estatica di quest'ultima, mentre l'ombra la ricopre progressivamente.
