Carnival Games - recensione
È assai probabile che almeno una volta abbiate già sentito parlare di Carnival Games. È una serie nata su Wii in quel convulso periodo in cui tutti si lanciavano sull'innovativa console di Nintendo, ma aveva una sua dignità. A dirla tutta era un gioco abbastanza divertente e un po' diverso dal solito. Il successo fu discreto, al punto da generare alcuni spin-off e addirittura un capitolo VR non esattamente convincente. L'arrivo su Switch era praticamente inevitabile, e infatti eccolo qui.
Carnival Games è un party game composto da 20 mini-giochi che hanno come filo conduttore quelle "fiere di paese" tanto care agli americani. Avete presente quelle che di tanto in tanto ancora si vedono nei film vintage, in cui i visitatori possono cimentarsi con il tiro al barattolo, la pesca del pesce, la prova di forza e via dicendo? Ecco, prendete una di quelle, togliete la puzza di fritto, i bambini che urlano e aggiungete una spruzzata di circo che non guasta mai.
Non tutte le prove sono inizialmente disponibili e qui avremmo già qualcosa di cui lamentarci. In titoli come Super Mario Party questa scoperta progressiva dei giochi disponibili è la regola, ma quando a disposizione si hanno giusto un paio di decine di giochi l'impressione iniziale è piuttosto negativa.