Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

NASCAR Heat 2 – Recensione

Le origini del mito della NASCAR risalgono all'era del proibizionismo negli Stati Uniti d'America quando, per evitare più facilmente le forze dell'ordine, i trafficanti di alcool modificavano nella meccanica le loro vetture di serie. Divenne così abitudine far gareggiare tra di loro tutti questi veicoli modificati, chiamati stock car, e anche dopo la fine del proibizionismo queste piccole competizioni continuarono. Così, nel 1948, nacque ufficialmente la National Association for Stock Car Auto Racing con l'intento di raggruppare tutte quelle piccole associazioni.





https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2018/09/NASCAR-Heat-2-unofficial-photo-600x338.jpg





Un campionato unico nel suo genere



Le gara del campionato NASCAR sono al tempo stesso di semplice e difficile comprensione per gli europei amanti degli sport motoristici. Girare per decine e decine di giri su circuiti ovali e in senso antiorario può sembrare quasi assurdo per un pubblico che dà sempre è abituato al grande circus della Formula 1, in cui si gareggia in difficili tracciati pieni di curve e in stretti GP cittadini come quello di Monaco. Seppur questa disciplina non abbia mai ricevuto le attenzioni che merita qui da noi, la NASCAR è ben più di una semplice accozzaglia di vetture che gira in tondo e gli americani lo sanno benissimo, rendendo il campionato uno dei più seguiti e amati. Monster Games, dopo aver acquisito la licenza ufficiale per creare un videogioco basato su questo campionato, ha creato, nel 2016, NASCAR Heat Evolution, che però ha deluso di gran lunga tutte le aspettative. A quasi un anno dalla pubblicazione, il team decide di tornare sugli ovali americani con la promessa di migliorarsi e fare un passo in avanti con il suo sequel diretto, NASCAR Heat 2.



Una volta avviato il gioco, partirà un filmato ricco di pathos che gli amanti del mondo delle auto sapranno apprezzare e, una volta terminato, ci ritroveremo nel menù principale che si presenta ricco di opzioni ma povero esteticamente poiché, graficamente parlando, risulta abbastanza datato. All'interno del menù troveremo diverse modalità tra cui la classica gara veloce in cui impareremo a muovere i primi passi in totale scioltezza, un campionato singolo personalizzato e anche la (sempre più rara in questo tipo di giochi) modalità split-screen per giocare con i nostri amici in locale. Purtroppo per quanto riguarda il multiplayer online al momento i server sono quasi deserti e poter avviare una partita (con altri trentanove giocatori) risulta molto difficile.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2018/09/nascar-600x338.jpg



Non mancano anche modalità più impegnative come la sezione delle sfide (in cui saremo messi alla prova con obiettivi di gara che si basano su fatti realmente successi durante il campionato) e il centro nevralgico del gioco, ovvero la carriera. In essa muoveremo i primi passi da giovane pilota con il sogno di poter gareggiare nel campionato NASCAR, ma ovviamente questo non sarà per nulla facile e soprattutto nelle fasi iniziali i team saranno diffidenti nell'affidarci un sedile per dimostrare il nostro valore.



Inizieremo come delle wildcard e i boss dei team per cui correremo ci porranno degli obiettivi da dover raggiungere, come ad esempio arrivare nella top 20 in gara. Gli sviluppatori hanno reso questa modalità davvero divertente grazie alle nuove classi di veicoli; prima di arrivare nel campionato ufficiale dovremo farci le ossa nelle categorie minori, vale a dire la Camping World Series che ci metterà alla guida di pick-up, la XFINITY Series e infine la classe regina, che è rappresentata dalla Monster Energy Sprint Cup Series. Unica pecca di questa modalità è il sistema di guadagno dei crediti che risulta fine a sé stesso e quindi un passo indietro enorme rispetto al primo capitolo. A ogni finale di gara infatti riceveremo dei compensi per i nostri risultati che, però, all'atto pratico non potremo spendere in alcun modo utile.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

10 gennaio 2019 alle 15:10

Condiviso da popcornking e un altro.Piace a 1 persona