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Warhammer: Vermintide 2 – Recensione

Warhammer Fantasy Battle è un gioco di ruolo da tavolo, creato nel 1983 da Games Workshop, in cui i giocatori collezionano e controllano delle miniature ricreando così epiche battaglie. In seguito il boardgame, grazie al successo ottenuto, si è evoluto con la creazione di Warhammer 40,000, gioco dalle ambientazioni gotico-futuristiche, e con una serie di libri di successo che hanno ampliato ancora di più l'universo.



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Un breve riepilogo



Ai meno avvezzi l'universo di Warhammer ricorderà, senza ombra di dubbio, quello del ben più famoso World of Warcraft, prodotto da Blizzard nel 1993. Se Warcraft è nato come un videogioco a tutti gli effetti, Warhammer si è gettato nel mondo delle console solamente dopo molti anni grazie alla saga di Total War e successivamente con la serie Dawn of War. Tuttavia i videogiochi dedicati al marchio di Games Workshop non rientrano solamente nella categoria degli strategici in tempo reale ma anche nei giochi d'azione, grazie a Warhammer 40,000 Space Marine, e nella categoria degli sparatutto con Warhammer End Times – Vermintide, tra gli altri.



Quest'ultimo, sviluppato da Fatshark nel 2015 e pubblicato su PlayStation 4, Xbox One e PC, si è rivelato un buon titolo, seppur minato da parecchi difetti dettati dalla monotonia e diversi bug, che ha saputo conquistare tutti i fan e gli amanti degli shooter arena che ancora non conoscevano questa serie. La software house, invogliata dai risultati ottenuti, ha deciso di riprovarci e far tornare i giocatori ancora una volta nel meraviglioso mondo di Games Workshop con Warhammer: Vermintide 2. Scopriamo insieme se questo sequel saprà migliorare quanto visto nel primo capitolo e, soprattutto, eliminare i suoi difetti.



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Ratti alla riscossa



Iniziamo subito con il dire che Vermintide 2 è ambientato nell'universo di Warhammer: Age of Sigmar, espansione che nel 2015 ha rivoluzionato il boardgame, e le sue vicende riprendono esattamente dal finale del primo capitolo sviluppato da Fatshark. Tutti coloro che non hanno giocato End Times – Vermintide non devono temere, la prima missione della modalità storia funge da ponte di collegamento tra gli eventi dei due giochi. Gli Skaven, dei famelici ratti guerrieri che vivono nelle profondità della Terra, hanno invaso anche l'ultimo baluardo dell'impero, la città di Ubersreik, e hanno imprigionato i cinque eroi che la difendevano. Il prologo inizia proprio così, facendoci vestire i panni del soldato imperiale Markus Kruber mentre viene imprigionato e trasportato nella fortezza di Helmgart.



Senza spoilerare troppo sulla trama, il giocatore verrà subito a scoprire che la vittoria degli Skaven è stata causata grazie alla loro alleanza con le tribù devote al Caos e all'apertura di uno Skittergate, un portale in grado di teletrasportare interi eserciti. La prima missione, oltre che narrare gli eventi che portano alle vicende di Vermintide 2, funge anche da tutorial. Al comando di Kruber dovremo infatti imparare i semplici comandi nel tentativo di liberare il resto del nostro gruppetto di eroi: il nano Bardin, l'elfa Kerillian, la maga Sienna e il cacciatore Victor.



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Una volta riusciti a riunire tutti i nostri compagni potremo fuggire dalla prigione grazie all'intervento della maga Olesya, che ci porterà in salvo nella fortezza di Taal ormai devastata e in disuso e con cui pianificheremo la distruzione dello Skittergate. Da un incipit così promettente ci si sarebbe aspettati un continuo altrettanto interessante, purtroppo, però, la trama di Vermintide 2 prosegue in maniera molto timida e in seguito appare solamente come un intermezzo tra i tre atti disponibili (ognuno composto da quattro missioni e a cui si aggiungono il prologo e la missione finale.



Warhammer: Vermintide 2 è un gioco in prima persona che si ispira ad altre produzioni come Left for Dead e Killing Floor, e questo secondo capitolo della saga non cerca di rivoluzionare il gameplay a cui i vecchi giocatori erano abituati, piuttosto lo migliora sensibilmente. Selezionando e impersonando uno dei cinque eroi inizialmente disponibili, dovremo abbattere ondate su ondate di avversari, ma a differenza dei giochi citati in precedenza, in cui bisogna solamente difendere una posizione, qui avremo il compito di avanzare e distruggere obiettivi, come in un comunissimo FPS. I lupi solitari possono giocare e completare Warhammer: Vermintide 2 completamente in autonomia, semplicemente con l'aiuto di un'eccellente intelligenza artificiale, ma per godere al massimo delle possibilità offerte da questo sequel è quasi doveroso giocare in cooperativa online, fino a un massimo di altre tre persone. Qualora nessuno di vostra conoscenza possieda il gioco, Vermintide 2 offre un comodissimo matchmaking che vi affiancherà a giocatori di vostro pari livello.

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17 gennaio 2019 alle 17:10

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