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Monster Slayers – Recensione

Specie tra i cosiddetti blockbuster, la presenza di elementi ridondanti e onnipresenti in videogiochi che a prima vista non hanno (o dovrebbero avere) nulla in comune tende ad aumentare sempre di più. Risultano quindi le opere indipendenti a essere spesso portatrici di una piacevole ventata d'aria fresca nelle nostre ore di svago, grazie a soluzioni di gameplay originali e scelte al di fuori degli schemi. Dico bene, Monster Slayers?



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Trama? Che roba è? Si mangia?



Inutile dire che in un gioco di carte con meccaniche tipiche dei rogue-lite, non è solito trovare una narrativa profonda ed estremamente curata. In questo, Monster Slayers non stupisce di certo dato che l'intera trama (se così si può definire) è tranquillamente riassumibile in un: tu fai parte di una gilda che si occupa di uccidere mostri terribili e per questo motivo dovrai sconfiggerne tre.



La prima cosa da fare sarà scegliere la classe del nostro eroe (ognuna delle quali avrà peculiarità uniche) e qui si potrebbe già parlare di quello che risulta essere il primo punto a favore del titolo, dato che le possibilità saranno più di quante ci si sarebbe potuto aspettare. Oltre agli immancabili ladro, arciere, cavaliere, barbaro, chierico e mago saranno infatti presenti due classi bonus, meno adatte ai principianti: il mercante e il drago. A queste prime otto opzioni vedremo poi aggiungersene altre sei, sbloccabili attraverso il completamento di una run con ognuna delle classi base, per un totale di ben quattordici scelte differenti.



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Prima di iniziare il tutorial ci daremo alla pazza gioia con la creazione del personaggio. Un passaggio purtroppo di mera valenza estetica e del tutto inutile dato che (come il gioco stesso ci dirà) nessun eroe è destinato a sopravvivere a lungo, specie se alle prime armi. La sconfitta in Monster Slayers sarà di fatto un boccone tanto amaro quanto necessario, che dovremo ingoiare più e più volte per garantirci una maggiore probabilità di successo nelle partite che verranno. Combattere e perire durante l'esplorazione dei tre dungeon che ci separeranno dal successo ci farà infatti guadagnare fama, una statistica simile a quella che sarà l'esperienza del nostro eroe, utile però per l'ottenimento di abilità permanenti che potremo sfruttare nelle nostre successive run.



Il fulcro di tutto il gameplay sarà quello di scegliere con cura il come muoversi all'interno della mappa procedurale a scacchiera (tipica dei dungeon crawler) in cui ci troveremo, con lo scopo di scovare il boss di turno e sconfiggerlo così da poter passare a quella successiva. Ogni stanza, oltre a poter contenere tesori, che ci forniranno una scelta fra nuove carte da aggiungere al nostro mazzo o altri benefici, e mostri più o meno del nostro livello (che ci garantiranno oro, esperienza e talvolta pezzi d'equipaggiamento quando sconfitti), potrà essere teatro di incontri con svariati NPC, questi veri e propri personaggi-risorsa come ad esempio mercanti e avventurieri che saranno indispensabili per potenziare il nostro mazzo, le carte che lo compongono e le statistiche base del nostro personaggio.



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18 febbraio 2019 alle 18:40

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