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Unruly Heroes - recensione

Chi vi scrive è fermamente convinto del fatto che Rayman sia il cugino ingiustamente sfortunato di un certo idraulico baffuto e di un porcospino blu estremamente veloce. Da quando nel 1995 l'uomo melanzana ha debuttato sul mercato grazie all'estro di Michel Ancel e al lavoro di Ubisoft, non c'è stato un singolo flop a livello qualitativo per quanto riguarda la serie principale.



Certo, forse non è sempre stato un livello eccelso (sì Rayman 3: Hoodlum Havoc parlo proprio di te) ma i cinque titoli principali pubblicati in 18 anni danno vita a una carriera a dir poco onorata. Una carriera che però potrebbe essere terminata proprio al suo picco.



È qui che sta l'ingiusta sfortuna di Rayman rispetto alle altre due icone del platform poco prima citate. Mario è una presenza costante a cui al massimo si possono imputare alcuni episodi di leggera stanca in un mare di produzioni di qualità. Sonic invece ha spesso deluso le aspettative e le speranze di fan e addetti ai lavori sprofondando nella mediocrità rotta da qualche alto e molti bassi.



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19 febbraio 2019 alle 10:40