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La Zona di Demolizione di Crackdown 3: che fine ha fatto la 'potenza del cloud'? - analisi tecnica

Che fine ha fatto il 'power of the cloud'? Crackdown 3 è stato finalmente lanciato, la scorsa settimana, con la sua modalità multiplayer online, Wrecking Zone, che presenta l'iterazione finale del motore di gestione della fisica di gioco basato sul cloud, rivelato per la prima volta da Microsoft nel 2015. Forse inevitabilmente, però, il prodotto finale include solo una piccola parte di quanto visto nella demo iniziale e, mentre Wrecking Zone è ricca di potenziale, il gioco in sé è poco brillante.



La storia di questo sistema di gioco basato sul cloud di Xbox One risale al 2013, prima del lancio della stessa console. Poco dopo il deludente evento di presentazione della macchina (forse un po' troppo basato sulle feature riguardanti la TV) ed un sensibile svantaggio di specifiche rispetto a PS4, infatti, Microsoft ci ha sorpresi rivelando che Xbox One poteva interfacciarsi con l'infrastruttura cloud Azure. È stato affermato, inoltre, che Xbox Live sarebbe passato ad una quota totale di 300.000 server per permettere questa rivoluzione e, addirittura, che questo avrebbe garantito un boost del triplo della potenza di calcolo per ciascuna console Xbox, in qualsiasi momento. Guardando indietro agli ultimi cinque anni, però, quel tipo di affermazione appare abbastanza ridicola e possiamo dire con relativa sicurezza che dobbiamo ancora vedere una singola release sulla console di Microsoft che offra un qualsiasi vantaggio grazie al cloud rispetto a PS4.



Quando questa generazione è entrata nel vivo, le dichiarazioni sulla cosiddetta 'power of the cloud' hanno iniziato a passare in secondo piano. Titanfall di Respawn Entertainment includeva alcuni esempi di Intelligenza Artificiale sui propri server, quando è stato lanciato a marzo 2014, ma è difficile accomunare quello che, effettivamente, è un server dedicato per un FPS con la potenza rivoluzionaria apparentemente offerta dalla tecnologia cloud. La cosa interessante, però, è che la demo del 2015 di Crackdown 3 ha visto Microsoft raddoppiare la posta sul potenziale del cloud. La demo in sé non girava particolarmente bene ed aveva una risoluzione piuttosto bassa ma gli obiettivi ambiziosi del colosso di Redmond erano ben chiari.



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2 marzo 2019 alle 16:40