Metro Exodus: un primo assaggio della tecnologia grafica del futuro - analisi comparativa
La versione PC di Metro Exodus è una vera e propria rivoluzione per la tecnologia alla base della grafica per videogiochi, una visione del modo in cui gli sviluppatori potranno portare il rendering in tempo reale al livello successivo. Sotto alcuni aspetti, è il 'momento Crysis' di questa generazione. Lo stato dell'arte attuale, infatti, viene spinto verso nuove vette e possiamo avere un primo assaggio (o anche qualcosa in più) di quella che sarà la grafica della prossima generazione.
Ci aspettavamo qualcosa di simile semplicemente perché conoscevamo il pedigree dello sviluppatore e della sua tecnologia. La serie Metro e il 4A Engine godono di un immenso rispetto dalla community dei gamer su PC sotto il punto di vista dell'impatto visivo. Metro 2033, su PC, riusciva a mettere in difficoltà anche i più potenti hardware da gaming e sembrava appartenere a una generazione differente rispetto alla controparte per Xbox 360 grazie all'utilizzo della tecnologia allo stato dell'arte, completamente priva di limitazioni: molto più di quanto una console potesse realisticamente offrire. Lo sappiamo perché è stato uno dei giochi che più hanno messo sotto torchio il nostro vecchio pc vintage del 2010 equipaggiato con un Core i7 930 e due GTX 470 in SLI: Metro 2033 era un vero macigno da sopportare per quel PC a settaggi ultra. Non siamo dei completi masochisti ma ci piace mettere in difficoltà anche il miglior hardware per PC.
Questa tradizione continua anche con Metro Exodus in un modo per cui siamo particolarmente entusiasti. Al momento, infatti, la versione PC di Metro Exodus siede sul trono dell'avversario da battere, nel futuro. Il 4A Engine ha subito un'ampia serie di aggiornamenti e Metro Exodus regge bene la vasta gamma di effetti grafici ed è dotato di una pulizia che adoriamo vedere nei giochi in prima persona. Metro, inoltre, gestisce l'impostazione in prima persona in modo eccellente, a partire dal più essenziale degli elementi: l'adattamento al punto di vista del protagonista. Metro, infatti, ci fa sentire come se fossimo davvero Artyom in diversi modi, molti dei quali sono dovuti alle tecniche grafiche in uso.
