The LEGO Movie 2 Videogame - recensione
Fino a qualche anno fa i giochi su licenza erano una delle voci più ricche nel resoconto economico di una software house. Bastava appiccicare i volti e i loghi del film in arrivo al cinema su quattro linee di codice, per avere vendite assicurate e facili guadagni. Nonostante questo, a volte, tra tanti lavori pigri e qualcuno disastroso (E.T.), se ne trovava uno in grado di stupire e far innamorare sia i videogiocatori incalliti, sia i fan dell'opera originale.
Aladdin, Il Re Leone, Indiana Jones e l'Ultima Crociata, The Walking Dead o Goldeneye 007, sono solo alcuni dei più grandi capolavori della storia del videogioco che accidentalmente sono anche ispirati a opere altrettanto famose. Dopo la debacle di Disney Infinity e LEGO Dimensions, però, sembrava essere arrivata la fine dei giochi su licenza. Nonostante questa crisi Warner Bros. non poteva fare a meno di sfruttare la propria divisione gaming per sfruttare l'arrivo di The LEGO Movie 2 al cinema.
D'altra parte cosa poteva andare storto? Si tratta dell'accoppiamento tra il brillante e navigato studio di sviluppo di LEGO Batman e LEGO Star Wars, e l'altrettanto valida pellicola. Un lavoro semplice, apparentemente. Eppure qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto.
