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Has-Been Heroes – Recensione

Frozenbyte, lo studio responsabile della serie di Trine, dopo il mezzo falso passo compiuto dal terzo capitolo a causa di una cattiva gestione delle risorse, mette da parte la sua saga di punta e cambia completamente genere con un lavoro che sembra quasi una riorganizzazione interna dell'azienda. E' ormai risaputo che, nel corso delle generazioni di console, i videogiochi hanno man mano perso quel piacevole livello di difficoltà che punisce i giocatori a ogni loro piccolo errore ma che, al tempo stesso, li esorta a continuare e riprovare fino a quando la battaglia non è vinta e il livello completato. La software house finlandese prova a colpire il cuore dei nostalgici e dei giocatori più hardcore, riportandoci in quel periodo con Has-Been Heroes, un titolo dalle meccaniche roguelike che punta tutto sulla crudeltà del gameplay. Con queste parole potreste pensare si tratti del solito gioco violento, tutto sangue e budella in stile Mortal Kombat, ma invece no, Has-Been Heroes è crudele e spietato verso il giocatore stesso, che in più di un'occasione dovrà ricorrere a tutto il calendario per poter mantenere la calma e tutelare l'integrità del pad.





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Non invocatelo troppo spesso!



Come avrete ormai capito, il gioco creato da Frozenbyte è un titolo difficile che vi mostrerà la schermata del game over più e più volte. Ma quale potrebbe essere la trama per un gioco dalla difficoltà così elevata? Difendere il mondo da un'invasione di mostri o salvare il regno da un temibile tiranno? Nessuna delle due, la missione dei nostri eroi sarà quella di accompagnare a scuola le figlie del re. Sì, avete letto bene; il regno in cui è ambientato il titolo vive da molti anni un periodo di pace e serenità grazie ai protagonisti di quest'avventura, un gruppo di eroi che, tempo addietro, sconfisse il male. Essi, dopo aver vissuto giorni di gloria, sono divenuti ormai anziani e prossimi alla pensione e svolgono inutili mansioni al servizio del re.



Così, al comando di un vecchio mago e di un guerriero sovrappeso, inizierà l'avventura di Has-Been Heroes a cui si unirà una nuova protagonista, una giovane ladra incontrata durante il tragitto verso la scuola. Dopo un breve (brevissimo) tutorial incontreremo, per la prima volta e in maniera automatica, il nostro migliore amico durante quest'avventura: il game over, che ci condurrà letteralmente alle porte del paradiso. Il custode del regno celeste informerà il party che un enorme ghoul ha aperto un varco nel mondo dando inizio a una invasione di creature malvagie e sarà loro compito sconfiggerlo raccogliendo anime. Il contrasto creato dalla difficoltà del gameplay e dalla trama quasi ironica di Has-Been Heroes è folle e ha un tocco di genialità, purtroppo, però, dopo questo incipit iniziale la storia non avrà altro da dirci e sarà quindi già conclusa in partenza.



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Frozenbyte ha creato un gioco dalle meccaniche semplici e complesse al tempo stesso; per avanzare si dovrà attraversare una serie di percorsi, generati in maniera procedurale, ma per arrivare alla fine di essi bisognerà combattere orde di mostri e ostacoli vari. I combattimenti ricordano molto quelli dei giochi mobile, e in particolare lo stile di gioco dei tower defense e di Piante contro Zombi. I personaggi, schierati in una fila verticale divisa in tre corsie di battaglia orizzontali, dovranno difendersi dall'avanzata nemica prima che questa possa raggiungerli. Gli avversari saranno dotati di due barre della salute differenti, una che segna l'armatura e un'altra che indica i punti vita effettivi. Per poterli uccidere dovremo concatenare gli attacchi degli eroi scambiandoli velocemente di posizione, demolendo prima il loro scudo e poi colpendoli in maniera diretta.



Per effettuare quest'operazione è fondamentale conoscere e coordinare gli attacchi del nostro party; ogni eroe avrà infatti delle abilità, delle magie e dei metodi di attacco differenti. Il paladino potrà attaccare in modo devastante i nemici ma potrà colpire soltanto una volta, al contrario la ladra colpirà i mostri per ben tre volte rendendo i suoi attacchi più efficaci per eliminare gli scudi. Attenzione, però, non potremo bersagliare i nemici all'infinito; prima di poter effettuare un nuovo attacco, il giocatore, come accadeva nei vecchi giochi di ruolo, dovrà attendere che la barra della stamina si ricarichi. Le fasi di combattimento saranno alternate con percorsi in cui capiterà anche di trovare dei mercanti o delle streghe che in cambio di monete e anime ci forniranno nuove abilità e magie e, con parecchia fortuna, sarà anche possibile trovare degli accampamenti dove poter passare la notte per poter curare le ferite subite. Una volta riusciti ad arrivare alla boss fight, le cose si faranno quasi impossibili; a schermo saranno presenti decine e decine di fastidiosi minion oltre che, appunto, un potentissimo boss dai poteri micidiali.

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13 marzo 2019 alle 21:10

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