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Rainbow Six Siege: Operation Burnt Horizon - recensione

Pubblicando la recensione di Operation Wind Bastion, il DLC che ha concluso l'Anno 3 di Rainbow Six Siege, non eravamo certi delle future mosse di Ubisoft.



Dopo oltre mille giorni di supporto ininterrotto per il suo sparatutto tattico, il publisher avrebbe potuto abbandonare la canonica formula che prevede quattro principali espansioni all'anno. Con l'arrivo del torneo Six Invitational di gennaio, però, Ubisoft hinvece annunciato che il gioco continuerà a ricevere puntualmente nuovi contenuti, almeno fino al 2020.



La prima di queste quattro espansioni è Operation Burnt Horizon, che dopo il Marocco porta la squadra Rainbow nella polverosa Australia, introducendo una mappa nuova di zecca e due operatori inediti che, non lo nascondiamo, hanno saputo conquistarci. Chi ha l'abitudine di seguire il nostro coverage di Rainbow Six Siege saprà che Wind Bastion ci aveva in qualche modo deluso, e se a qualcuno è nato il timore che il team di sviluppo avesse esaurito le idee, state tranquilli, questo DLC è qui per smentirvi.



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26 marzo 2019 alle 10:30