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Nelke & The Legendary Alchemists: Ateliers of the New World - recensione

La serie Atelier, pubblicata per la prima volta nel 1997, è ormai divenuta una saga storica. Gust e Koei Tecmo sono riuscite a creare un vero e proprio cult, simbolo del genere JRPG. Il titolo in questione, Nelke & The Legendary Alchemists - Ateliers of a New World, si distacca dal filone principale, presentando una formula spin-off basata sul genere gestionale, con i soliti elementi contraddistintivi di combattimento a turni ed alchimia. Saranno riusciti gli alchimisti di Gust ad elaborare un'altra perla?



La protagonista, Nelke Von Lestamm, è una giovane aristocratica a cui è stata affidata la gestione di Westwald, un modesto villaggio dal grande potenziale economico, con il preciso compito da parte del Re di assecondare la crescita del paese. Scopo secondario dell'ereditiera è trovare una delle Reliquie del Saggio Granzweit, un oggetto dal potere enorme, che dovrebbe trovarsi proprio nella cittadina.



Se da una parte l'incipit non sembra dei più originali e ispirati, dall'altra questo serve solo da avvio per far addentrare il giocatore in un contesto leggero e spensierato. La struttura di gioco è basata su turni, ulteriormente divisi in "Weekday" e "Weekend". Durante la prima fase, Nelke dovrà gestire gli impieghi e le mansioni dei cittadini, che potranno essere occupati in quattro settori: sintesi, vendite, produzione e spedizioni.



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28 marzo 2019 alle 10:50