God's Trigger - recensione
Visuale dall'alto, tanta azione con due personaggi intercambiabili, schizzi di sangue come fosse un film di Tarantino: questo è God's Trigger, un top-down shooter pubblicato da Techland e sviluppato da One More Level. Non è di certo il primo del suo genere, che è abbastanza affollato e conta di titoli molto conosciuti come Hotline Miami, ma apporta diverse novità all'approccio agli scontri.
Il giocatore controlla Harry, un angelo caduto, oppure il sexy demone Judy, esiliata sulla Terra. Devono "semplicemente" fermare l'apocalisse e i suoi quattro cavalieri, nella maniera più brutale possibile, per poi arrivare al Paradiso e sistemare le cose. In effetti non è proprio una passeggiata di salute: la storia di fondo è praticamente abbozzata, come un B-movie d'azione, fa quindi da pretesto ad un gameplay pieno di esplosioni e nemici fatti a pezzi.
Durante le concitate sparatorie e scontri si può passare da un personaggio all'altro, ognuno con le proprie abilità specifiche, poteri che trasformano l'azione in una danza letale. L'angelo Harry è dotato di spada, con un raggio d'azione molto limitato, mentre Judy ha una catena che può colpire a una distanza leggermente più elevata.
