E3 2019: Luigi's Mansion 3 - prova
È inutile negarlo, sono pochi i giochi in grado di strappare un sorriso meglio di Luigi's Mansion 3. Sin dalla sua lontana apparizione su GameCube, stiamo parlando del 2001, più di qualche era geologica fa, il debutto come protagonista de "il fratello di Mario" ha fatto innamorare grandi e piccini, nonostante non sia mai riuscito a rappresentare un successo commerciale degno di nota.
Come nella "vita reale" non è facile per Luigi confrontarsi con il celebre fratello. Grazie a questo gioco, però, il verde pennellone di casa Nintendo ha acquisito una dimensione in più, diventando finalmente un personaggio a tutto tondo. Certo, Miyamoto e soci potevano dargli il coraggio di un eroe del tempo o il carisma di un possessore dell'emblema del fuoco, ma gli sarebbe potuto anche andare peggio. Avrebbe potuto essere Toad.
Luigi, però, è un po' lo specchio di tutti noi: impacciato, timido e fifone, ma capace di superare i propri limiti per amore del fratello, per una volta lui stesso vittima di un rapimento. Nonostante questo la paura è tanta e il povero Luigi si muove spaventato per le stanze di magioni chiamando con voce spezzata il nome del fratello.
