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Perché Harry Potter: Wizards Unite non include la competizione fra le Case? - intervista

Durante l'ennesima serata afosa a Los Angeles, ci siamo trovati a girovagare per una grigia città dai tetti innevati sorseggiando una strana birra frizzante. Perché? Beh, eravamo all'evento di lancio del nuovo gioco di Niantic (i creatori di Pokémon Go), Harry Potter: Wizards Unite che, dopo un periodo di beta in Australia e Nuova Zelanda, è finalmente sbarcato negli Stati Uniti ed in Europa.



Gran parte del gameplay è rimasto simile a ciò che avevamo visto in un nostro precedente hands-on lo scorso marzo, e molti degli aspetti essenziali del gioco (come le fortezze e la rigenerazione presso le locande, essenziale per recuperare energia magica), sono ancora tristemente bloccati. Prima di provare ancora una volta il titolo, però, ci siamo fermati a parlare con l'executive producer di WB Games San Francisco, Mary Casey, a cui abbiamo chiesto delucidazioni sugli alberi delle abilità, sui miglioramenti apportati al framework di Pokémon Go e, cosa più importante, sul perché la competizione tra le Case non è un elemento importante, nel gioco.



Eurogamer:Harry Potter: Wizards Unite sarà rilasciato gradualmente nelle varie regioni, in modo simile a quanto fatto con Pokémon Go?



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24 giugno 2019 alle 12:10