Final Fantasy XIV Online: Shadowbringers - recensione
Esistono due tipi di "veri fan di Final Fantasy": chi ha giocato e amato Final Fantasy XIV Online e chi non sa cosa si sta perdendo. Provocazioni a parte, la quattordicesima fantasia finale di Square Enix ha attraversato momenti molto bui a partire dall'ormai lontano 2010 e nel corso dei primi anni di lancio, per poi tornare a nuova vita grazie a una ristrutturazione radicale, con la pubblicazione nel 2013 di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn, diretto da Naoki Yoshida: un nuovo gioco in tutto e per tutto, dalle mappe all'engine di gioco, proseguendo con la struttura dei server e le meccaniche di gameplay. Recentemente, a distanza di 6 anni dalla rinascita di Final Fantasy XIV, l'MMORPG ha visto l'arrivo della sua terza espansione: Shadowbringers.
È inevitabile che mantenere - e migliorare - nel corso del tempo una continuità narrativa solida e sempre interessante non si riveli un compito facile, men che meno l'aggiornamento del sistema di gioco e delle attività a disposizione, sottoposte al giudizio di un pubblico tanto affezionato quanto esigente e in continua evoluzione. Pur con la massima fiducia possibile, i dubbi e le paure sul nuovo contenuto non mancavano, ma Shadowbringers e il team di sviluppo sembrano aver compiuto ancora una volta questo piccolo, grande miracolo.
L'aspetto meno convincente di Shadowbringers (e di Final Fantasy XIV in generale) era ed è rimasto il comparto grafico. Anche se affiancato a un lavoro di design e una regia di gran lunga superiori a quelli di molti videogiochi AAA, il Luminous Studio è un engine proprietario con ormai parecchi anni sulle spalle, in grado di gestire egregiamente ampi ambienti di gioco stracolmi di luci dinamiche ed effetti a schermo di varia natura, ma che mostra il fianco durante le animazioni e i dettagli dei filmati, soprattutto nei primi piani e close-up. Si tratta di un limite perfettamente comprensibile se si tiene a mente che il titolo è stato pubblicato originariamente in cross-play tra PC e PlayStation 3, e che nonostante tutto rimane uno dei titoli MMORPG sul mercato graficamente più curati.
