Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Perché Artifact è diventato il più grande fallimento di Valve - articolo

Artifact è un pasticcio. 101 giocatori stanno giocando il titolo nel momento in cui scrivo, mentre il picco di giocatori nelle 24 ore è solo di 124. Valve non ha detto nulla sul gioco sin dal 29 marzo, giorno in cui l'azienda ha dichiarato che "il team è seriamente impegnato a sistemare i grossi problemi invece che rilasciare aggiornamenti". La maggiore attività che Artifact ha visto su Twitch nei mesi recenti è stata quando la gente ha deciso di streammare lungometraggi e porno nella sezione dedicata al gioco. Artifact, allo stato attuale, è un gioco defunto, e senza dubbio il più clamoroso fallimento nella storia di Valve.



"Quando mancavano due settimane al lancio di Artifact, mi dicevo, non possono lanciare un gioco come questo, giusto"? Sean "Swim" Huguenard dice ad Eurogamer.



Arrivati a questo punto, Swim era stato nella closed beta di Artifact per quasi un anno e aveva steso diverse pagine contenenti "lunghi feedback" al team di sviluppo. Si è fatto un nome nel mondo di Gwent, essendosi distinto come uno dei migliori creatori di deck e si è affermato come contributor in molti altri giochi. Si è quindi buttato in Artifact al suo lancio sia come creatore di contenuti che come pro player, mirando al torneo da 1 milione di dollari che Valve aveva pianificato per la prima parte del 2019, addirittura firmando con l'organizzazione eSports Evil Geniuses. Quindi è indubbio che fosse molto preparato sui giochi di carte. Ma sembra che i suoi feedback, così come quelli provenienti da altri top player di card games, siano stati totalmente ignorati durante la beta.



Leggi altro...

Continua la lettura su www.eurogamer.it

20 luglio 2019 alle 16:10