Final Fantasy XIV è diventato il migliore MMO sul mercato - editoriale
Con l'avvento di Shadowbringers, ultima espansione ad entrare nella famiglia di Final Fantasy XIV, il team guidato da Naoki Yoshida ha raggiunto una serie di incredibili traguardi. Nel 2019, non esiste titolo che sia stato meglio recepito da parte dell'utenza: tanto nelle versioni PC quanto in quelle PS4, infatti, la nuova costola dell'MMO targato Square-Enix si è piazzata in vetta a tutte le classifiche di preferenza, scavalcando colossi come Sekiro: Shadows Die Twice e Resident Evil 2 Remake, raggiungendo un meta-score che la saga non toccava da oltre 23 anni.
Il tutto seguendo una formula, quella del classico MMORPG in abbonamento, che pare quantomeno vetusta, per non dire destinata all'estinzione. Complice la cattiva reception di Battle for Azeroth, la più recente aggiunta al mondo di World of Warcraft, la seconda istanza online di Final Fantasy si è trovata improvvisamente in vetta alle infografiche per il maggior numero di abbonati, al punto che sono tornati a manifestarsi diversi problemi di congestione fra i 68 server sparsi per tre continenti.
Sembra impossibile: FFXIV è tutt'ora ricordato per il disastroso lancio della versione 1.0, situazione che rese necessaria una complicatissima operazione di restauro volta a scuotere le fondamenta del progetto, poi ribattezzato come A Realm Reborn. Eppure, oggi si tratta senza ombra di dubbio del migliore MMO in circolazione, al punto che le decine di migliaia di giocatori recentemente approdati sulle sponde di Square-Enix hanno iniziato ad autodefinirsi "refugees", presentandosi come veri e propri migranti scontenti delle decisioni della concorrenza.
