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Home Sweet Home - recensione

Di horror di qualità se ne sono visti parecchi su PlayStation VR. Al primo posto, intoccabile, siede comodamente sua maestà Resident Evil VII, che per chi vi scrive è in assoluto l'esperienza più coinvolgente mai provata in questa generazione di console.



Sotto questo capolavoro però c'è un fitto sottobosco di ottimi titoli, capaci di far rizzare i peli delle braccia e far correre brividi freddi in parti del corpo che non sapevate neanche di avere. Molti sono sconosciuti ai più, come Paranormal Activity: The Lost Soul e The Exorcist: Legion, che vi consigliamo di recuperare.



Home Sweet Home fa parte di quel ramo dell'horror che volge ad Oriente e che permeerà i vostri incubi con alcuni dei mostri tipici della cultura thailandese, senza però disdegnare qualche incursione nei classici del genere, sia cinematografici che videoludici. Ci troviamo in presenza di un gioco che non vi metterà di fronte mostri classici, zombie o robe simili.



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13 agosto 2019 alle 10:40

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