Gamescom 2019: Wasteland 3 - prova
Accostare i concetti di originalità e post-apocalittico, nel 2019, è difficile anche per i più ottimisti. Ambientazioni e tematiche trite e ritrite hanno portato inevitabilmente ad una saturazione del mercato.
Eppure, sembra esserci qualcosa di accattivante nel Colorado consunto di Wasteland 3. Sarà la fredda desolazione dei paesaggi innevati, o la veste grafica. Sarà forse il fascino intrinseco di una regione già di suo magnifica, o un impatto deciso con la direzione artistica generale della produzione. Magari mettiamo sul piatto anche Microsoft, che dopo l'acquisizione dello studio americano inXile Entertainment ha investito molto anche su questo nuovo progetto.
Wasteland 3 di base si presenta come un CRPG che preserva l'essenza ed i tratti distintivi del nome importante che porta - a partire da una rinnovata collaborazione con Mark Morgan per la soundtrack, uno degli aspetti a cui il team ha suggerito di prestare particolare attenzione durante la prova -, ma non manca di innovare. La struttura in generale dei combattimenti, ora, si sposta su binari differenti rispetto al predecessore, intavolando un sistema su turni dinamici molto simile a quanto visto nella serie X-Com. Con la preziosa assistenza di Tim Campbell, game director del gioco pronto a fornirci qualsiasi tipo di supporto e suggerimento, ci siamo messi in azione.
