Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Condannato a 15 mesi di carcere il giocatore di Call of Duty coinvolto nel tragico caso di swatting avvenuto nel 20

Casey Viner è stato condannato a 15 mesi di carcere e bloccato dalle attività di gioco per due anni a causa del suo coinvolgimento nel fatale caso di swatting su Call of Duty avvenuto nel 2017 (tramite NBC News).



Lo "Swatting", come probabilmente ormai saprete, è un pericoloso "scherzo" in cui qualcuno invia un'unità di polizia SWAT a case di un giocatore inconsapevole mentre sono ancora in gioco. Chi chiama segnalerà una falsa emergenza all'indirizzo, in modo che una squadra armata faccia irruzione nella casa.



Nel 2017, il 28enne padre di due figli di Andrew Finch è stato ucciso dalla polizia, perché le forze dell'ordine pensavano fosse in corso un sequestro di ostaggi nella casa. Tutto ebbe in inizio in Ohio, dove Viner stava giocando a Call of Duty: WW2 contro Shane Gaskill, residente a Wichita. Viner aveva perso una scommessa di $ 1,50 contro Gaskill, così reclutò Barriss per vendicarsi. Gaskill, quindi, gli fornì un indirizzo precedente, e li intimò a "provare a fargli qualcosa". Barriss, già conosciuto online per passate pratiche di swatting, chiamò la polizia di Los Angeles per denunciare una falsa sparatoria e un rapimento a quell'indirizzo di Wichita. Dopo questa serie di sfortunati eventi, Finch, del tutto estraneo ai fatti, fu colpito a morte dalla polizia.



Leggi altro...

Continua la lettura su www.eurogamer.it

16 settembre 2019 alle 15:20