Da Benjamin Button a Gemini Man: l'immortalità arriva sul grande schermo - articolo
E se si stesse arrivando a un punto in cui gli attori invecchieranno solamente nella vita reale, restando per sempre giovani sullo schermo? Diventando così dei Dorian Grey che non stringono un patto col Diavolo, ma coi registi e gli addetti agli effetti speciali?
I progressi della tecnologia offrono così lo spunto per riflettere sull'uso che ne sarà fatto, sul gradimento che ne deriverà, quando già molti hanno manifestato qualche dubbio in recenti occasioni. Ci piace? Ci piacerà rivedere noti attori come fossero ancora giovani, evitando di cercare un attore somigliante ma con 40 anni di meno, lasciando invece sempre loro a interpretare un personaggio con la faccia "spianata" dagli "effetti speciali"?
Non saremmo qui a interrogarci se non ci fosse stata un'impressionante evoluzione della CGI (Computer Generated Imagery), con la motion capture, la performance capture e la facial motion (o expression) capture, che a loro volta generano diversi risultati a seconda che si usino o meno dei marcatori (non dimentichiamo che i programmi di ringiovanimento facciale, di ricostruzione di un volto, sono strettamente collegati ai programmi di riconoscimento facciale, usati per scopi tutt'altro che ludici).
