The Outer Worlds - recensione
È facile capire perché ogni volta che si parla di The Outer Worlds la mente voli immediatamente a Fallout: New Vegas. Nonostante li dividano nove anni, i due giochi condividono molto, dalla struttura generale del gameplay al team di sviluppo. A corroborare questo legame sono arrivati Tim Cain e Leonard Boyarsky, nientemeno che i creatori originali della serie di Fallout, qui in veste di director.
A dirigere l'orchestra c'è Private Division, una nuova etichetta di Take Two pensata per pubblicare progetti di dimensioni medio-piccole, che si discostino dai prodotti tripla A di 2K e Rockstar.
Un simile mix di talenti non poteva che dar vita ad un prodotto maturo, ben scritto, dal sapore classico. Un GdR nel quale si recita realmente un ruolo e in base a quello si deve cercare di plasmare il mondo intorno a noi. E il mondo in questione è il lontano sistema di Alcione, un periferico gruppetto di pianeti stretto nella morsa del Consiglio, una tentacolare multinazionale che controlla qualunque aspetto di queste colonie.
