Football Manager 2020 - prova
L'appuntamento annuale con Football Manager è uno di quelli che gli appassionati non possono mancare. La serie di SEGA e Sports Interactive, infatti, riesce a vincere e convincere tutti gli amanti del calcio virtuale grazie alla sua esagerata profondità fatta da decine di campionati diversi e centinaia di migliaia di calciatori e dirigenti, vecchi e nuovi. Il fatto che in Italia ci siano 60 milioni di allenatori aiuta sicuramente la penetrazione di uno dei grandi classici del videogioco tra la popolazione, soprattutto ora che è sbarcato anche su console e dispositivi mobile. E dal prossimo 10 novembre persino su Google Stadia.
Questo successo, però, non ha fermato lo sviluppatore inglese, alla costante ricerca di un modo per migliorare ulteriormente un'opera dall'identità così forte che è anche difficile da stravolgere. Il suo fascino, oltretutto, è basato non sulla grafica, un elemento che per forza di cose riesce a migliorare grazie all'avanzamento tecnologico, ma su milioni di cifre e tabelle, tanto interessanti quando si gioca quanto poco sexy e senz'anima se visti dall'esterno.
Quindi, come si può procedere per rendere tutti questi numeri un po' più frizzanti così da spingere l'appassionato a fiondarsi sulla nuova edizione? Essenzialmente su due fronti: il primo è rendere ancora più profonda e realistica l'elaborazione dei tantissimi dati raccolti dagli abili scout che Sports Interactive ha in tutto il mondo, mentre il secondo è provare a migliorare le routine di gestione della partita in modo da avere non solo delle simulazioni più accurate, ma anche un impatto grafico più piacevole.
