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Il narrative director di Call of Duty: Modern Warfare difende la discussa missione "Highway of Death"

Call of Duty: Modern Warfare è stato recentemente messo sotto accusa per aver interpretato un crimine di guerra americano come guidato dalle forze russe, e pochi giorni fa il narrative director del gioco ha difeso il controverso punto della trama in una conversazione con GameSpot.



Innanzitutto, un po'di contesto. In parole povere, "Highway of Death" si riferisce a un'autostrada della vita reale in Iraq e al sito di un attacco durante la Guerra del Golfo da parte delle forze americane contro le truppe irachene, che erano in procinto di ritirarsi dalla zona. L'attentato è stato ampiamente condannato sia a livello nazionale che internazionale e il giorno dopo il presidente dichiarò la fine delle ostilità.



Tuttavia, "Highway of Death" è anche una missione in Call of Duty: Modern Warfare che si svolge nel paese immaginario dell'Urzikstan e assomiglia molto all'attacco degli Stati Uniti. Tuttavia in Modern Warfare ci viene detto che furono le forze russe a bombardare le persone che cercavano di fuggire. Nella vita reale, la Russia non aveva assolutamente nulla a che fare con l'evento storico.



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31 ottobre 2019 alle 17:00