The Jackbox Party Pack 5 – Recensione
Se siete appassionati di quiz, vi sarà capitato almeno una volta di sentir nominare You Don't Know Jack, celebre gioco ricco di domande decisamente fuori dagli schemi che si è trasformato rapidamente in una serie, The Jackbox Party Pack, di cui analizziamo oggi il quinto volume.

Chi è Jack?
Dopo il successo di Buzz su PlayStation 2 i giochi di quiz sono tornati prepotentemente alla ribalta, ma You Don't Know Jack precede addirittura il titolo Sony, puntando tutto su domande politicamente scorrette e riservate principalmente a un pubblico adulto. Lo stile irriverente ha permesso agli sviluppatori di creare una serie di successo, ampliata poi dai Party Pack che tradizionalmente includono una serie di giochi da divano, perfetti per animare una serata tra amici.
Questa quinta raccolta non fa eccezione, dato che da uno a otto giocatori potranno sfidarsi in cinque giochi che richiederanno di utilizzare il proprio smartphone oppure un dispositivo dotato di accesso a internet (tablet, PC e simili) per accedere ai server di Jackbox Party e iniziare a divertirsi. L'estrema fruibilità del gioco, che non richiederà quindi controller aggiuntivi o altri strumenti per lanciare i propri amici nella mischia, è uno dei punti forti di queste raccolte, idea peraltro ripresa anche dalla serie PlayLink e nello specifico da un altro quiz game, ossia Sapere è Potere. Qui però emerge l'altra distinzione, ossia il target di destinazione del gioco. The Jackbox Party Pack è infatti pensato per un pubblico adulto, in cui le persone non abbiano paura di rispondere a domande scomode e a mostrare la loro vera natura.

Da che parte stai?
La raccolta di questo quinto pacchetto vanta uno stile che è ormai tradizione per la serie. I giochi sono inediti ma la formula è sempre molto simile, con il ritorno in questa edizione del classico You Don't Know Jack. Partiamo proprio da qui per iniziare la nostra serata a base di pizza, birra e risposte imbarazzanti. La formula collaudata di domande ritorna con la già citata integrazione degli smartphone dei tablet per dare le proprie risposte, senza stravolgere uno stile che piace da vent'anni a questa parte. Ovviamente chi non è mai riuscito a farsi piacere una raffica di domande irriverenti non verrà convinto da questa versione del quiz, dato che non cambierà sostanzialmente nulla da quanto visto in passato.
Da un grande classico passiamo quindi alle new entry con uno dei minigiochi più riusciti della raccolta, ossia Split the Room. Un simpatico gatto incravattato ci introdurrà in una modalità dove uno dei giocatori verrà messo di fronte a uno scenario ipotetico (solitamente surreale) in cui mancherà un elemento fondamentale. Tutti gli altri dovranno rispondere sì o no a una domanda. Lo scopo di chi dovrà completarla sarà quello di dividere i giudizi in maniera più eguale possibile, da cui il nome della modalità. Più ci si avvicinerà alla divisione perfetta delle risposte, più punti si otterranno, dunque sarà fondamentale pensare fuori dagli schemi e studiare la personalità dei nostri amici in modo da spingerli a discutere e dividersi.
