Star Wars Jedi: Fallen Order - recensione
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, quella fra l'universo di Star Wars e il mondo dei videogiochi era una miscela esplosiva. Dai grandi tie-in per Super Nintendo fino alle avventure di Dash Rendar sul caro vecchio 64, la saga di George Lucas è stata una vera e propria fucina di emozioni, mettendoci al comando delle incursioni di Rogue Squadron e trascinando gli appassionati nel cuore della seducente vita di Darth Revan.
Poi, qualcosa è cambiato. Gli incroci fra spade laser di Jedi Outcast e le complesse trame tessute da Bioware hanno iniziato a scomparire lentamente, mentre l'amore per il mito cedeva il passo all'inseguimento delle mode. L'impronta filosofica di Guerre Stellari, a detta del pubblico, è lentamente passata al Lato Oscuro, una tendenza culminata con lo scandalo delle microtransazioni che ha investito il lancio di Star Wars: Battlefront 2, per non parlare della prematura cancellazione dell'ambizioso progetto firmato Amy Hennig e Visceral Games.
Ma proprio quando tutto sembrava essere perduto, una nuova speranza è apparsa all'orizzonte. Respawn Entertainment, senza dubbio uno fra i migliori studi nell'arsenale di Electronic Arts, ha infatti annunciato Star Wars Jedi: Fallen Order, un titolo battezzato con l'arduo compito di mettere in scena ciò che tantissimi Padawan aspettavano da troppo tempo, ovvero un tuffo a capofitto nel Vangelo secondo Lucas. E Star Wars Jedi: Fallen Order, possiamo garantirvelo, trasuda le atmosfere della saga fin dalle primissime battute di gioco.
