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WWE 2K20 – Recensione

L'autunno è quella stagione in cui fanno capolino le nuove edizioni dei videogiochi sportivi. Oltre al calcio e al basket arriva anche il momento di un nuovo episodio della serie WWE, passata per l'occasione al team di Visual Concepts dopo l'improvviso abbandono del team storico dietro al brand, Yuke's.



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Viva la Raza



Quello del wrestling è un fenomeno che ha vissuto momenti altalenanti con un periodo di massimo splendore raggiunto nei primi anni Duemila, quando Italia 1 decise di lanciare lo show apprezzato già da parecchi anni in America in chiaro, attirando migliaia di nuovi fan sia occasionali che non. L'arrivo dei videogiochi fu il passo successivo, tanto che Yuke's e l'allora THQ riuscirono a mettere da parte una discreta fortuna. Ecco quindi che quando 2K assorbì la fallimentare compagnia, fu logica la decisione di chiedere proprio a Yuke's di dar vita a WWE 2K, in grado di migliorare di anno in anno fino a presentare l'ottimo WWE 2K19, ricco di novità e decisamente apprezzato dal nostro Andrea.



Anche le cose belle però finiscono. Con un divorzio inatteso dovuto forse al crescente affermarsi della AEW (All Elite Wrestling), lo storico sviluppatore ha deciso di abbandonare la sua creatura, costringendo 2K ad affidarla nelle mani di Visual Concepts nella speranza di mantenere alta la qualità, apportando anche qualche miglioria in grado di tenere i fan incollati allo schermo. Purtroppo, ve lo diciamo fin da subito, il prodotto che abbiamo tra le mani è ben lungi dall'essere eccellente.



Andiamo con ordine, però, analizzando le modalità da un menù iniziale che sacrifica la spettacolarità in favore della semplicità, mostrando fin da subito che, a eccezione di 2K Originals, le possibilità di gioco sono le stesse dell'anno precedente: l'immancabile Esibizione, le Torri 2K che tornano dopo il successo dello scorso anno, Universe e Il mio Giocatore. Prima di lanciarci nel raccontarvi il grosso delle novità, abbiamo deciso di partire da un terreno conosciuto, per iniziare a scaldare i muscoli e riprendere confidenza con prese, mosse speciali e schienamenti.



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Red e Tre, nemici amici



Il mio Giocatore permetterà di creare un lottatore di sesso femminile e uno di sesso maschile con cui affrontare una sorta di storia che ci porterà dai bassifondi della lotta fino alla Hall of Fame della WWE. I protagonisti, Red e Tre, potranno essere personalizzati scegliendo un archetipo di lottatore, l'aspetto e il set di mosse a disposizione, ma non potremo influire (sfortunatamente) sulla storia narrata né sullo stile dei due eroi. Red sarà una ragazza testarda e agguerrita, mentre Tre sarà il classico bestione ignorante. Personaggi stereotipati animati in maniera ridicola e soprattutto inseriti in scene senza senso logico.



L'intera storia che si dipanerà mostrerà come i due, migliorando le loro abilità, riusciranno ad affermarsi nel mondo del wrestling, ma in realtà l'interesse dei giocatori scemerà dopo pochi minuti, complice una serie di scene dotate di una recitazione degna di Alex l'ariete e di una qualità grafica imbarazzante, ben lontana da quanto apprezzato nelle opere di Yuke's. Non andrà meglio una volta saliti sul ring. L'aspetto da pupazzo dei personaggi, che sembrano realizzati in plastilina, si rifletterà anche sui volti noti dello show, tanto da renderne la maggior parte irriconoscibile. E se pensate che potrebbe essere il gameplay a salvare la baracca, vi sbagliate di grosso.



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16 novembre 2019 alle 17:10

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