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Sigi: A Fart for Melusina – Recensione

Uno degli elementi più comunemente associati alla commedia all'italiana sono i peti. Le emanazioni gassose del nostro posteriore riescono molto spesso a suscitare l'ilarità generale se ben inserite tra una battuta e l'altra o se il comico di turno le fa in faccia alla gente seduta al parco. Partiamo da questo concetto per recensire l'ultima opera di pixel.lu, ossia Sigi: A Fart for Melusina.



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Una scoreggia per la sirena



Cosa aspettarti da un gioco il cui titolo recita “una scoreggia per Melusina” sembra abbastanza chiaro fin dall'inizio. Ecco perché la trama pensata dai ragazzi di pixel.lu non ci stupisce più di tanto. Il giocatore sarà chiamato a interpretare il cavaliere Sigi, un baldo giovane che sul suo percorso incontrerà una splendida sirena dal seno prosperoso. Proprio le doti polmonari della creatura scateneranno un'incontrollabile reazione nel nostro eroe, un peto che farà fuggire la sirena e la farà cadere nelle grinfie di un terribile mostro, una sorta di Hulk Hogan con la pelle verde, che scapperà in cima a Monte Puzzolo portando con sé la donzella.



Inizierà così l'avventura di Sigi, che dovrà affrontare schemi platform pieni di nemici e di ostacoli e una sfilza di boss di difficoltà crescente per rimediare alla sua incontinenza posteriore e salvare la sirena dal malvagio mostro, intenzionato a compiere chissà quali gesti efferati. Se state già pensando a una possibile trasposizione cinematografica di cotanta qualità narrativa, rimarrete delusi nello scoprire che l'intera storia avrà una durata di circa mezz'ora, lasciando quindi aperta la sola eventualità di un cortometraggio. Senza troppi indugi, armati della nostra fedele spada e di un carico di gas intestinali da far invidia a Frank Matano, ci lanciamo nella mischia, sperando di uscirne vivi e vegeti e magari di riuscire anche a salvare la bella Melusina.



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Hot dog per tutti



Sigi è un classico platform che prende spudoratamente spunto da produzioni ben più note al grande pubblico, come Super Mario e Ghosts ‘n Goblins, in cui si era chiamati a percorrere livelli bidimensionali eliminando nemici e saltando da una piattaforma all'altra. L'opera di pixel.lu non offre niente di diverso da questi classici senza tempo. Quello che ci si ritroverà tra le mani è un semplice platform di discreta realizzazione, in cui si verrà chiamati a evitare di cadere nel vuoto e soprattutto a eliminare zombi, streghe, corvi e chi più ne ha più ne metta.



Gli attacchi a disposizione del nostro eroe saranno due, ossia il classico salto in testa che ha fatto la fortuna dell'idraulico baffuto più famoso del mondo e l'utilizzo di una serie di armi che potranno essere lanciate contro i nemici e che varieranno nel corso dell'avventura: mazze, spade e asce, che potranno essere recuperate sotto forma di potenziamenti e usate per eliminare i nemici, che moriranno in genere con un paio di colpi. Discorso diverso va fatto per i quattro boss che andremo ad affrontare nel corso dell'avventura. Grossi e minacciosi, avranno il merito di alzare leggermente l'asticella della difficoltà e soprattutto di offrire qualche piccola variante a un gameplay piatto e molto lineare.



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13 dicembre 2019 alle 22:00

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