Awesome Pea – Recensione
Se amate i giochi semplici e rapidi (a volte forse troppo), conoscerete sicuramente Sometimes You, che torna con un nuovo titolo e punta questa volta a far rivivere ai nostalgici le gioie dei platform vecchia scuola grazie ad Awesome Pea.

Per la gioia di Mendel
Di questi tempi si sono visti all'interno dei videogiochi i protagonisti più disparati, ma con tutta probabilità un pisello non era mai stato scelto come eroe di una storia. Sorvolando sulle facili battute legate al legume che rientrerebbero all'interno di qualsiasi cinepanettone, Awesome Pea non offre una vera e propria trama. Al giocatore verrà semplicemente chiesto di guidare il protagonista, un pisello che, stando al titolo, ha un qualcosa che lo rende fantastico, in una serie di trenta livelli sparsi su quattro diverse isole di quello che, molto fantasiosamente, è stato chiamato Mondo delle Isole.
Senza troppi preamboli inizia così l'avventura all'interno di quello che si presenta fin da subito come un platform vecchio stile che vuole riportare alla mente il caro vecchio Game Boy: schermo verde pisello (ebbene sì), simulazione di bordi in stile tubo catodico e musiche chiptune pronti a ronzarci nelle orecchie. Affrontando però i primi livelli, scopriremo che Awesome Pea sarà tutt'altro che un gioco di piattaforme semplice, dato che la morte del povero pisello si rivelerà essere una costante del gioco.

Verde di rabbia
Nelle prime battute di questa recensione abbiamo definito il titolo di PigeonDev semplicemente “platform”, ma in realtà sarebbe meglio aggiungere alla definizione “run and jump”, che rende perfettamente l'idea di ciò che dovremo fare. Il nostro pisello, in quanto tale, non sarà dotato di nessuna abilità particolare, eccezion fatta che per la capacità di muoversi e quella di saltare. La totalità degli schemi di gioco richiederà di spostarsi nei livelli bidimensionali ed evitare una serie di ostacoli e voragini.
Più facile a dirsi che a farsi, in realtà, visto che Awesome Pea prende spunto da titoli come Super Meat Boy e dal più recente Alteric per mettere il giocatore di fronte a sfide di difficoltà crescente senza alcun checkpoint a disposizione. Morire significherà dover ricominciare lo schema da capo. La prima manciata di livelli trascorrerà tra frustrazione e soddisfazione, superando torri da scalare, grotte con palle di lava volanti e perfino un treno in movimento infarcito di lame rotanti e blocchi appuntiti. Superato però lo stupore iniziale, ci si accorgerà ben presto che lo schema degli schemi si ripeterà costante per tutte le quattro isole, diventando molto presto prevedibile e monotono.

