Yaga - recensione
Breadcrumbs Interactive. Segnatevi questo nome perché se l'esordio di questa giovane software house con il qui presente Yaga è indicativo del loro talento, in futuro ne vedremo davvero delle belle.
Non è raro che uno sviluppatore per il suo primo titolo scelga un action-GDR: è un genere estremamente versatile che lascia ampio spazio di manovra in ogni ambito artistico e ludico. I ragazzi romeni hanno iniziato con un setting abbastanza originale, quello ispirato al folclore slavo. Hanno poi scelto un protagonista un po' inconsueto, un fabbro dalle fattezze vichinghe ma dal cuore d'oro.
Si chiama Ivan, vive in un piccolo villaggio e tutti lo amano, anche e soprattutto per la sfortuna che lo accompagna in ogni cosa che fa. Una serie di eventi a dir poco strani lo porta a perdere un braccio, a finire nelle mire di una strana strega e a dover obbedire alle folli richieste del suo sovrano. Tutto ciò lo costringerà ad imbarcarsi in un'avventura dal triplice obiettivo: cercare una cura al suo "problema", accontentare quel pazzoide del Re e nel frattempo... trovare moglie.
