Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III – Recensione

Non è certo una novità; già da un bel po' di tempo, i JRPG non vestono più il ruolo di rilievo che avevano negli anni Novanta. Partendo da questo presupposto, possiamo notare che sempre meno sono i giochi di ruolo che rispettano le tradizioni di un genere che pian piano sta perdendo mordente sul pubblico. Analizziamo, ad esempio, la saga regina: Final Fantasy. Per andare incontro alle esigenze del mercato, Square Enix ha praticamente rivoluzionato qualsiasi concetto del franchise in Final Fantasy XV. Questa mossa ha provocato due reazioni pari e contrarie: attirare a sé nuove e ampie fette di pubblico e far storcere il naso ai fan storici. L'allontanamento definitivo degli aficionados più accaniti è stato sancito dalla notizia che il sistema di combattimento dell'attesissimo remake del settimo capitolo sarebbe stato modificato drasticamente. Toccare un videogioco divenuto sacro nel corso dei decenni è stata una bestemmia insopportabile per l'utenza, pronta a non acquistare mai più un prodotto made in Square. Proprio a questi giocatori è diretto The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III, ultimo baluardo di un genere in via di estinzione.



Una saga decennale



Facciamo un ulteriore balzo all'indietro. The Legend of Heroes, per chi non dovesse essere ferrato in materia, è una saga creata nel 1989 che vanta all'attivo, tralasciando remake e spin-off, ben tredici capitoli (Trails of Cold Steel III compreso), suddivisi in diverse serie. Parliamo, quindi, di titoli di successo che in terra giapponese vantano una numerosa schiera di seguaci. Purtroppo, invece, in terra europea i giochi sviluppati da Nihon Falcom sono sconosciuti alla grande massa. Sarà la volta buona per uscire dalla nicchia e conquistare il Vecchio Continente?



L'avventura di Rean e compagni è iniziata nell'ormai lontano 2013, quando nella terra del Sol levante venne pubblicato il primo Trails of Cold Steel su PlayStation 3. Per vedere arrivare dalle nostre parti questo titolo, noi poveri e bistrattati giocatori senza occhi a mandorla, abbiamo dovuto aspettare ben due anni e ulteriori tre per poterlo gustare in alta definizione grazie alla remastered sbarcata su PlayStation 4. Tra intrighi politici, lotte sociali e rocambolesche disavventure, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, ma i ragazzi della Class VII hanno bisogno del nostro aiuto ancora una volta.



https://i2.wp.com/www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2019/10/trails-of-cold-steel-3-05.jpg?resize=600%2C338&ssl=1



Epoca di pace apparente



Premessa: prima di immergervi in questa nuova avventura
dovreste avere quantomeno chiara la situazione almeno dei precedenti Trails of
Cold Steel. La fitta storyline di questo sequel, infatti, è paragonabile a un
grosso mosaico, in cui vecchie conoscenze, citazioni e luoghi visitati nelle
altre saghe di The Legend of Heroes fanno ritorno. Proprio per questo, Trails
of Cold Steel III non può, e non deve, essere nemmeno lontanamente considerato
un punto di partenza per i nuovi giocatori.



Questa nuova avventura prende piede poco tempo dopo la fine degli eventi del secondo capitolo. La guerra civile che ha coinvolto Erebonia è ormai conclusa e la popolazione vive un periodo di pace assoluta, almeno apparentemente. Con l'annessione della città del commercio di Crossbell e degli stati indipendenti del Nord Ambria, l'espansione dell'impero ha portato la repubblica di Calvard a essere declassata e a divenire la seconda nazione più grande. Per accogliere questi nuovi cambiamenti, il governo ereboniano ha centralizzato il potere, unificando le leggi fiscali e indebolendo le regioni precedentemente presidiate dai nobili. Al contempo, la società segreta Ouroboros è tornata ancora una volta ad architettare piani per gettare la nazione nel caos più totale. La situazione politica del Paese è sempre più sull'orlo del lastrico e per cercare di arginare una nuova rivolta, il Cavaliere di Ashen è tornato per guidare una nuova generazione di eroi.



Con l'accademia militare Thors passata nelle mani dell'esercito imperiale, anche la situazione scolastica non è tra le più rosee. Mentre le tensioni aumentano sempre più, un nuovo campus militare viene istituito di sana pianta nella città di Leeves, pacifico paesino che si trova nella parte occidentale della regione. La filiale, a differenza della scuola principale, ospita studenti stranieri, piantagrane e giovani nobili dal pensiero politico opposto a quello del regime. Questo insolito raggruppamento di alunni viene diviso in tre classi ben distinte: la Classe VIII, specializzata nelle tattiche di combattimento; la Classe IX, specializzata in finanza militare e, sorpresa sorpresa, una nuova Classe VII, dedita alle operazioni speciali. Nonostante sia la sezione con meno allievi, l'eroe della guerra civile Rean Schwarzer viene nominato insegnante di questa sezione di predestinati.



Continua la lettura su www.playstationbit.com

15 febbraio 2020 alle 17:10

Condiviso da The_Pres e un altro.Piace a 1 persona