Zombie Army 4: Dead War – Recensione
Dopo averci portato negli assolati deserti di Strange Brigade e negli evocativi paesaggi italiani di Sniper Elite 4, il team di Rebellion Developments, sempre molto attivo sul fronte degli sparatutto, ha deciso di dare vita a un nuovo capitolo della serie Zombie Army, che ci svela gli esiti della guerra dopo la sconfitta del Führer.
Heil, Mann tot
Poco meno di quattro anni fa ci eravamo lasciati con la sconfitta di Hitler, reo di aver risvegliato con un antico rituale un esercito di non-morti per riuscire a vincere la Seconda Guerra Mondiale. Un manipolo di coraggiosi eroi riuscì, dopo mille peripezie, a confinare il malvagio capo delle truppe tedesche in un'altra dimensione. Ma la pace non è ancora stata raggiunta. In Zombie Army 4: Dead War infatti ci troveremo nuovamente a combattere l'esercito di cadaveri che mantiene il dominio nella maggior parte delle città d'Europa: Milano, Venezia e Parigi sono solo alcune delle città che dovremo tentare di ripulire dai morti a suon di proiettili.
Abbandonati quindi gli enigmi di Strange Brigade, le missioni di Zombie Army 4 verteranno sul completamento di una serie di obiettivi tra cui difesa di strutture, pulizia di vaste aree e molto altro ancora. Tutto questo potrà essere affrontato sia da soli che in compagnia, come da tradizione di Rebellion che ha sempre dimostrato di puntare molto sulla cooperativa.

La fiera dei cliché
Per iniziare la nostra guerra ai non-morti sarà necessario selezionare uno dei personaggi disponibili, tutti assimilabili a una serie di stereotipi dei giochi d'azione, tra cui il guerriero nerboruto, la ragazza scaltra e simili. Inizialmente saranno disponibili quattro eroi che non avranno però differenze se non nell'aspetto, dato che sarà possibile fin da subito personalizzare l'equipaggiamento e le abilità dei personaggi. La scelta, in questo senso, è decisamente varia. Il team di Rebellion ha deciso di dare in dotazione agli eroi un'arma da distanza, un fucile a pompa per attacchi ravvicinati e una pistola da utilizzare in situazioni di emergenza. Il sistema di utilizzo di queste armi è stato preso di peso dal già citato Sniper Elite 4, tanto che alle difficoltà più elevate i proiettili che spareremo saranno influenzati dal vento, proprio come accade nella celebre saga di cecchini.
Tutte le armi saranno inoltre personalizzabili con una serie di potenziamenti che si sbloccheranno salendo di livello e ottenendo degli appositi kit sparsi nel gioco: proiettili incendiari, caricatori aumentati e tante altre modifiche che permetteranno a ogni giocatore di trovare il giusto assetto. Tutti questi strumenti di morte ci permetteranno di eliminare gli avversari in vari modi ma, se dovessimo essere alle corde, potremo comunque sfruttare l'immancabile attacco in mischia e perfino una serie di mosse speciali attivabili dopo aver raggiunto una combo di almeno dieci uccisioni consecutive, soglia facilmente ottenibile vista la gran quantità di zombi presenti nelle missioni.
