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Days of war - recensione

L'FPS online multiplayer rimane un must, un genere gettonato e seguitissimo da community numerose ed agguerrite. Days of War è la proposta dei ragazzi di Driven Arts, un progetto nato da una campagna Kickstarter di rilievo e dall'intenzione di proporre un'offerta ludica che reinterpreti i canoni del genere. Purtroppo ciò di cui ci si avvede abbastanza presto è di come si ricada più in una riproposizione che in una reinterpretazione.



Non è tanto la formula in sé, decisamente usuale, o la carenza di contenuti a denotare la modestia dell'operato, quanto piuttosto gli effettivi limiti (tecnici e non solo) che condiscono la portata. Ma procediamo con ordine.



Tutto ciò che il pacchetto ad oggi offre, nella sua versione 2.0 pur nettamente implementata rispetto all'alpha, è una modalità di match a squadre fino ad un massimo di 16 giocatori in cui l'obiettivo è conquistare specifici punti strategici della mappa, contrassegnati dalle consuete bandiere. Nulla più e nulla meno di una modalità dominio del tutto canonica.



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19 febbraio 2020 alle 10:40