Star Wars Battlefront 2 - Reloaded
Ci sono giochi ricordati per i loro meriti in termini di innovazioni di gameplay, di storia, o anche per achievement a livello tecnico che, all'epoca della loro pubblicazione, li avevano elevati sopra la media della concorrenza. Ce ne sono altri, ricordati in negativo per la mancanza di idee, per la pessima realizzazione tecnica, mancate promesse o scelte di marketing legate al loro lancio. Star Wars Battlefront 2 può essere considerato indubbiamente il miglior rappresentante di quest'ultima categoria in virtù di un immediato postvendita penalizzato da una tempesta mediatica di cui i vertici di Electronic Arts e DICE, gli sviluppatori svedesi dietro le ultime iterazioni della serie Battlefield, avrebbero fatto volentieri a meno.
Riprendiamo quindi oggi Star Wars Battlefront 2 per analizzare come si è evoluto il gioco nel frattempo e se, al netto di quanto accaduto nei primi mesi, sia un titolo su cui valga la pena spendere i vostri sudati risparmi. Si è trattato di un titolo molto atteso; dopo aver messo in naftalina il brand Battlefield, EA aveva colto la palla al balzo per sfruttare il ritorno dell'ultima trilogia al cinema. L'originale Star Wars Battlefront è uscito nel 2015 ed era stato apprezzato per come portava gli scontri di massa visti nei film in un contesto di pixel, ma non fu in grado di imporsi più di tanto sulla community degli appassionati di sparatutto.
La missione di DICE era quindi chiara: prendere il gioco originale e migliorarlo sia per quanto riguardava il multiplayer, sia introducendo un singleplayer attingendo al lore della saga. Se sul singleplayer non c'è molto di diverso da dire rispetto a quanto avevamo anticipato nell'originale recensione del novembre 2017, sul multiplayer le novità sono state tante a partire da patch a cadenza regolare, nuovi contenuti e soprattutto una serie di cambiamenti sul fronte del sistema di progressione che sono culminati, nel marzo 2018, con un completo dietrofront da parte di EA.
