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Street Fighter V Champion Edition - recensione

Champion Edition: un nome altisonante che rievoca i fasti dei picchiaduro 2D degli anni '90. Il suo box con tinta blu per Mega Drive e PC-Engine sapeva tanto di raro e speciale. Capcom ha scelto di denominare così l'edizione definitiva di Street Fighter V, uscito nel 2016 e caratterizzato da un lancio travagliato e pieno zeppo di critiche da parte di utenti e stampa specializzata, per via della mancanza di contenuti basilari per un picchiaduro commerciale e di contenuti premium sbloccabili solo spendendo denaro reale.



Nel corso degli anni, però, Capcom ha svolto un lavoro solido nell'arricchire il suo picchiaduro di modalità di gioco, lottatori e costumi tramite aggiornamenti e patch. La Arcade Edition, rilasciata un paio d'anni dopo, conteneva tutti i DLC rilasciati fino a quel momento, ma dopo di essa sono stati distribuiti nuovi elementi tramite aggiornamenti e shop, ora racchiusi tutti in Street Fighter V Champion Edition, la versione (questa volta si spera) definitiva del gioco.



Quaranta lottatori sono un bel numero che garantisce varietà e divertimento, soprattutto se rapportato agli otto della prima versione ed ai sedici della Arcade Edition. Dal giorno del lancio è disponibile, tramite aggiornamento gratuito, Seth, il main boss di SF IV. È caratterizzato da un gameplay molto interessante, essendo in grado di assorbire le tecniche di ogni lottatore avversario tramite la V-Skill Tanden Engine. Tra i nuovi lottatori presenti merita anche una menzione Gill, boss di Street Figher III in grado di alternare attacchi elementali di ghiaccio e fuoco con estrema semplicità.



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24 febbraio 2020 alle 10:40