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Blue Angels Aerobatic Flight Simulator – Recensione

Una delle mie grandi passioni risulta essere quella del volo. Uno dei miei più grandi sogni da piccolo era diventare un pilota di caccia dell'Aeronautica Militare. Ora, pur non essendo diventato un Top Gun italiano, continuo a coltivare la mia passione per gli aerei con il collezionismo e con i simulatori di volo. Dopo aver assistito a uno spettacolo della nostra pattuglia acrobatica nazionale, le Frecce Tricolori, ho colto l'occasione per farmi assegnare un titolo che avesse una certa familiarità con il mondo delle pattuglie acrobatiche. E qui entra in gioco Blue Angels Aerobatic Flight Simulator, prodotto da Rortos, un'azienda italiana con sede a Verona specializzata nella realizzazione di simulatori di volo. Interessante notare che il gioco stesso è stato approvato dalla squadriglia americana come prodotto ufficiale.



Nel blu dipinto di blu tra manovre e fumogeni



Protagonisti del gioco di Rortos sono i Blue Angels, cioè una delle migliori pattuglie acrobatiche del mondo, fondata nel lontano 1946. Essi rappresentano parte delle forze armate statunitensi in quanto i piloti presenti in questa formazione provengono dalla Marina. I mezzi a disposizione del giocatore sono essenzialmente due: il caccia F/A 18 “Hornet” e il quadrimotore da trasporto C 130J “Hercules”, soprannominato “Fat Albert”, recentemente ritirato dal servizio, nonché mascotte della squadriglia.



Il titolo presenta un menù estremamente minimale, con due possibili scelte: la prima risulta essere uno spazio dedicato alle informazioni riguardanti la pattuglia statunitense, le caratteristiche degli aerei, una veloce biografia dei piloti dei Blue Angels e un elenco degli air show a cui gli aerei si sono presentati (si tratta però di una lista che arriva fino agli show del 2018). La seconda scelta riguarda il gioco vero e proprio: si tratta di cinque aeroporti statunitensi in cui la pattuglia sarà chiamata a esibirsi, ovvero NAF (Naval Air Facility) El Centro, NAS (Naval Air Station) Key West, Elmendorf Air Base, Reno e Baltimora.



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A parte la fase iniziale, che conta dieci “livelli”, il simulatore ne presenta quindici dove il giocatore dovrà sperimentare tutte le figure complesse come barrel roll e aileron roll (solo per citarne qualcuna), precedute da una serie di tutorial per far comprendere al pilota in erba come compiere manovre sempre più complesse, sia come solista sia in gruppo con il resto della squadriglia.



Il titolo prevede la presenza di tre livelli di difficoltà: Facile, dove il giocatore sarà aiutato nella gestione del velivolo dall'autopilota e dovrà solamente premere dei tasti in un dato momento; Media, in cui le difficoltà aumentano, con il velivolo che subirà gli effetti di accelerazione e decelerazione e risulterà meno governabile; Simulatore, dove l'esperienza è totalmente identica alla realtà (in questo caso per poter provare al meglio l'ebrezza del volo sarebbe meglio utilizzare un joystick rispetto al normale DualShock 4). Al termine di ogni scenario, al giocatore sarà richiesto di “creare” un'esibizione acrobatica con le figure apprese durante i voli di briefing. Più le manovre saranno eseguite con precisione, più il livello del giocatore sale.



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18 marzo 2020 alle 17:10

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