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Alder's Blood (Switch) - recensione

È innegabile che il concept alla base di Alder's Blood sia affascinante. Citando Nietzsche: "Anche gli dèi si decompongono! Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso". Tuttavia, in questo caso, la morte del divino è più letterale che metaforica, e pare che dalla decomposizione del suo corpo si sia manifestata una corruzione, un'Oscurità, che altera l'ambiente ed evoca creature spaventose da altri piani d'esistenza.



È qui che entra in gioco Chief e il suo gruppo di Cacciatori: figure che, sotto un aspetto umano, nascondono un destino e poteri che vanno ben oltre la semplice raccolta di taglie e pulizia delle strade dalle creature più moleste, ma che più di ogni altro subiscono le conseguenze dell'Oscurità del mondo.
Corsi all'inseguimento di Duke, un loro fedele compagno fuggito dall'accampamento per ragioni poco chiare, Chief e gli altri Cacciatori s'imbarcheranno in un'avventura alla ricerca della verità dietro la morte di Dio.



Come intuibile, Alder's Blood è un titolo assai verboso, purtroppo privo di un doppiaggio integrale e del tutto sprovvisto di localizzazione italiana. Questo potrebbe risultare un problema per quei giocatori meno disinvolti nella comprensione della lingua inglese, che andrebbero a perdere qualche dettaglio importante relativo a trama e meccaniche di gioco.



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19 marzo 2020 alle 17:31