Operencia: The Stolen Sun - recensione
Dopo essersi dedicato a lungo solo ed esclusivamente a simulatori di flipper, raggiungendo tra l'altro ottimi risultati, il team Zen Studios ha deciso di cambiare completamente genere e ci proietta in Operencia: The Stolen Sun, un dungeon crawler che ricorda i gloriosi tempi di Dungeon Master, Eye of the Beholder e, in tempi più recenti, la mini saga di Legend of Grimrock.
La naftalina ha fatto il suo dovere perché questo genere di giochi non sembra invecchiare mai e continua a fare la felicità degli avventurieri fantasy "vecchio stile".
Anche la partenza è molto old-style. Racconta una storia passata e lo fa attraverso gli occhi e le voci di un piccolo manipolo di eroi già "skillati" capeggiati dal potente Re Attila (molti dei protagonisti e scenari del gioco sono ispirati a personaggi e location reali), che con la scusa di mettere a tacere un drago a tre teste e chiudere un antico portale vi insegneranno i primi rudimenti del gioco.
