Saints Row IV Re-Elected (Switch) - recensione
Il giorno in cui Nintendo annunciò l'arrivo di una nuova console fece una grande promessa solenne: l'estensione del proprio panorama videoludico anche a titoli più propriamente da home console, annunciando un ampliamento delle proprie offerte. Lo abbiamo visto con titoli come The Witcher 3, The Elder Scrolls V: Skyrim o Minecraft, ma anche con l'arrivo della saga di Saints Row su Nintendo Switch.
Se già ne avevamo avuto un assaggio con il terzo capitolo, adesso ne abbiamo la conferma con Saints Row IV Re-Elected, porting dell'originale quarto titolo, imbastito di tutti i DLC rilasciati. Il progetto, quindi, non si discosta praticamente di nulla dal suo predecessore, se non in un adattamento tecnico all'hardware della piccola console della casa della grande N.
Torniamo così a Steelport, cittadina metropolitana un tempo capeggiata dalla banda dei Saints. Il gruppo ha fatto carriera, tanto da arrivare direttamente alla Presidenza degli Stati Uniti d'America, di cui ne incarniamo il presidente. È comunque pur sempre un incarico sui generis, caratterizzato da quell'ironia tanto cara alla serie. Ritroveremo quindi una comicità estremizzata, arricchita da citazioni alla cultura pop e videoludica e alla stessa saga di Volition.
