Yu-Gi-Oh: Legacy of the Duelist Link Evolution - recensione
Per coloro nati negli anni '90, il franchise di Yu-Gi-Oh potrebbe rievocare piacevoli e nostalgici ricordi infantili. Le scorribande in edicola con in tasca i risparmi spiccioli della settimana, da destinare a quella bustina in cui desideravamo trovare il nostro eroe preferito; gli scambi mirabolanti con gli amici che possedevano sempre una carta bramata; e i duelli all'ultimo colpo, vissuti con quell'intensità che solo la giovinezza sa regalare, nella vana speranza di veder apparire la controparte olografica del sempre amato Drago Bianco Occhi Blu.
Nel corso degli anni l'epopea firmata dal sodalizio tra Kazuki Takahashi e Konami ha visto l'introduzione di perpetue novità, che hanno saputo conferire sempre nuova linfa e brio ad un card game nei fatti piuttosto basilare. La forza del successo del brand si è sempre incarnata in una crossmedialità efficace, che tra manga ed anime ha saputo donare al giovane pubblico creature, eroi e storie iconografiche. Anche il panorama videoludico ha tentato in molte occasioni di cavalcare l'onda, con risultati per la verità non troppo brillanti.
Dopo l'esclusiva temporale su Nintendo Switch, Yu-Gi-Oh: Legacy of the Duelist Link Evolution sbarca anche su PS4, Xbox One e PC. Si tratta, senza dubbio alcuno, dell'opera contenutisticamente più completa ed imponente dell'intero universo di riferimento, che con l'occasione aggiunge circa 900 nuove carte al pacchetto, oltre all'arco narrativo relativo alla più recente serie, denominata VRAINS.
