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Borderlands 3 è stato un successo ma Gearbox è nell'occhio del ciclone: gli sviluppatori accusano bonus inferiori a

Borderlands 3 è stato un grande successo di vendite quando è stato lanciato lo scorso autunno, secondo il suo publisher 2K, che lo ha descritto come "un marchio globale da miliardi di dollari". Ecco perché è stato scioccante per i dipendenti di Gearbox apprendere dal CEO dello studio, Randy Pitchford, che non avrebbero ricevuto i significativi bonus che si aspettavano.



I dipendenti dello studio riceveranno piccoli bonus, ma nulla se confrontati a ciò che molti si aspettavano. Questo è emerso sulla base di conversazioni con sei persone vicine a Gearbox, che hanno parlato in forma anonima perché non erano autorizzate a rivelare l'accaduto. Alcuni hanno detto che è stata una notizia che ha rovesciato i loro piani finanziari per il futuro.



Gearbox offre ai suoi dipendenti stipendi inferiori alla media per l'industria dei videogiochi, secondo più di una dozzina di dipendenti Gearbox attuali ed ex che hanno parlato con Kotaku nel corso degli anni. Per compensare questa situazione, lo studio offre qualcosa di unico: la partecipazione agli utili. Le royalties di tutti i giochi dello sviluppatore sono divise 60/40, con il 60% che rientra nella società (e i suoi proprietari) mentre il 40% è distribuito ai dipendenti sotto forma di bonus trimestrali. Questo sistema è stato messo in atto sin dalla fondazione di Gearbox. Quando uscì Borderlands 2 nel 2012, molti dipendenti di Gearbox sono riusciti a fare abbastanza soldi per acquistare case, un fatto che lo studio ha spesso propagandato mentre reclutava nuovi dipendenti.



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2 aprile 2020 alle 12:50