One Piece Pirate Warriors 4 - recensione
All'interno del panorama videoludico stiamo assistendo al successo di titoli nuovi, titoli ritrovati e alcuni remake di ottima qualità. In questo contesto si inserisce un genere che generalmente divide la critica in due: chi lo ama profondamente e chi, invece, tende a non apprezzarlo. Stiamo parlando dei musou, una tipologia di giochi che non sempre incontra le aspettative del pubblico.
Questa volta la ritroviamo nel nuovo lavoro di Koei Tecmo e Omega Force, One Piece Pirate Warriors 4. Dopo alcuni titoli non propriamente entusiasmanti, gli sviluppatori sono tornati sui propri passi, cercando di raccogliere tutti i punti di forza del precedente capitolo per implementarli con alcune novità interessanti. Torna quindi il pirata più entusiasmante dei mari, Rufy, insieme a tutta la sua ciurma, pronta per solcare le acque a bordo della Going Merry.
La scelta artistica stavolta ha puntato l'occhio su una trama ben solida, già cara a chi conosce le avventure del noto Capello di Paglia, concentrando l'attenzione sulle tappe più importanti e significative del giovane pirata: Alabasta, Marineford, Dressrosa e Whole Cake Island e Wa.
