Iron Danger - recensione
Chi legge le pagine di Eurogamer sa quanto teniamo in considerazione l'innovazione nei videogiochi, lo sforzo creativo che porta un team ad abbandonare strade vecchie (e decisamente più sicure) per intraprendere viaggi di design dal risultato incerto. Queste scommesse sono il seme da cui nascono nuove meccaniche e, a volte, interi nuovi generi, quindi è chiara la loro importanza.
Quando queste innovazioni provengono poi da piccoli team indie (anche se spalleggiati da publisher di esperienza, come Daedalic), la cosa è ancora più apprezzata perché il rischio è ancora più alto e la ricompensa lungi dall'essere assicurata.
Iron Danger è un RPG che rientra proprio in quest'ultima categoria, un prodotto indie basato su un'idea forte che, anche se non originale al 100% (la manipolazione del tempo è presente nei videogiochi da tempo), viene implementata in una maniera unica.
