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PETA contro Animal Crossing in una assurda manifestazione di protesta contro...l'acquario di Blatero

La PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) è una nota associazione pro-animali, con la tendenza a fare notizia per alcune prese di posizione molto...singolari.



Negli ultimi anni, PETA ha esteso la sua campagna di moralizzazione anche nel mondo videoludico, esaminando alcuni dei più popolari videogiochi e ammonendo quelli che palesano sfruttamento o maltrattamento di animali. Storici i casi della PETA contro Pokémon o contro Super Mario (nello specifico, il suo power up da Raccoon, equiparato ad una pelliccia); oggi, per la gioia di tutti noi, possiamo aggiungere un altro titolo alla grande lista nera dell'associazione, Animal Crossing.



Nel gioco è possibile vivere una vita serena e tranquilla su un'isola deserta, costruendo il proprio villaggio, piantando alberi e fiori e, in alcuni casi, pescando. I pesci catturati non vengono mangiati: possono essere donati al museo locale di Blatero per essere inseriti in mastodontici acquari, oppure rigettati in acqua.



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22 maggio 2020 alle 09:40