The Outer Worlds (Switch) - recensione
Nintendo Switch ha da poco compiuto il suo terzo anno di vita e nel corso di questo lasso di tempo sono arrivate tante esclusive Nintendo ma, soprattutto, tanti porting di giochi AAA che erano già disponibili su PS4 e Xbox One.
Abbiamo visto arrivare nell'ordine Doom 2016 (un porting che è stato un vero miracolo tecnico), Wolfenstein, The Witcher 3, Grid, Hellblade: Senua's Sacrifice e tanti altri. Questo ha permesso alla console ibrida di Nintendo, seppur meno capace graficamente delle controparti fisse, di dominare nelle vendite grazie a una vasta libreria che all'occorrenza diventa pure portatile (soprattutto con la versione Lite).
The Outer Worlds è un RPG che ha suscitato molto interesse quando è uscito lo scorso anno su PS4, Xbox One e PC, e in questa sede andiamo a valutare il porting per Nintendo Switch. Ideato dal creatore di Fallout e programmato da ex-sviluppatori di New Vegas, le premesse per lo Sci-Fi di Bethesda non potevano che essere ottime. Il titolo nel complesso ha convinto, anche se non sono mancati pareri discordanti figli di una sensazione di "Fallout ma non troppo", di cui qui potete leggere il nostro verdetto nella nostra recensione per la versione Xbox One.
