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Ghostwire Tokyo, il sistema di combattimento e il DualSense di PS5 faranno percepire ogni incontro

Ghostwire: Tokyo è il nuovo gioco di Tango GameWorks, studio dietro alla serie di The Evil Within, e non è necessariamente quello che ci si poteva aspettare. Uno dei punti di forza del titolo, a differenza di quello che si pensava sin dal'inizio, è il suo sistema di combattimento costruito sui movimenti delle mani di Kuji-Kiri. Ora, nuovi dettagli su questa meccanica arrivano da Bethesda, il publisher.



In un post sul blog della compagnia americana, il team di sviluppo ha rivelato che il sistema di combattimento basato sulle combo e i gesti di Kuji è stato creato da Shinichiro Hara, colui che ha realizzato il sistema delle esecuzioni (o Glory Kill) di DOOM e presente anche in Doom Eternal, che nella nostra recensione abbiamo definito “come uno strumento per rendere i combattimenti ancora più esaltanti”.



“Vogliamo che il giocatore si senta come un ninja esorcista ultra tecnologico, magico e duro,” ha detto. “Per fare questo abbiamo scelto come armi principali i movimenti delle mani, intricati e deliberati, invece di normali armi. A differenza di quest'ultime, i gesti ci permettono di inserire ancora più movimento e personalità nell'azione del personaggio visto che le mani sono delle ‘estensioni organiche'.”



Hara ha inoltre scritto che lo scopo di Tango GameWorks è quello di far percepire per davvero ogni singolo incontro e le proprie azioni sfruttando le nuove funzionalità del DualSense, il controller wireless di PlayStation 5. Secondo il publisher, il feedback aptico e i trigger adattivi sono qualcosa che permetterà di rendere ogni combattimento unico.



Per saperne di più su quest'ultima affermazione, però, ci toccherà aspettare il lancio del titolo, previsto su PlayStation 5 e PC per il 2021.



Fonte: Bethesda

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13 giugno 2020 alle 16:20